Il gioco

IL GIOCO

Introduzione

Cos’è il gioco?

Il gioco è un aspetto importante e non da sottovalutare per lo sviluppo armonioso dell’individuo. Molte volte lo si considera assieme alle frivolezze o alle cose di poco conto. Invece, essendo una caratteristica che accomuna tutti, esso ci aiuta a conoscere meglio noi stessi e gli altri.

Nel gioco c’è un aspetto didattico ludico e morale. Chi gioca acquisisce:

  • nozioni
  • apertura mentale
  • agilità fisica
  • arguzia
  • padronanza di sé

C’è anche l’aspetto del divertimento che è intrinseco. Un gioco che non diverte o che non ha un proprio fascino, non è un gioco.

Infine il gioco invita al rispetto delle parti e quindi alla convivenza umana, con le sue regole e discipline. Il momento del gioco è un momento di pace tra individui e di benessere interiore.

È anche comunicazione ed espressione di libertà.

È un riflesso della civiltà. Ogni paese ha i propri giochi che lo caratterizzano.

In conclusione possiamo ritenere che il gioco sia “il canto della gioia”.

 

Anche nella Parola di Dio si fa riferimento al gioco come espressione di pace e prosperità.

Zaccaria 8:5 – “Le piazze della città saranno piene di ragazzi e ragazze che si divertiranno.” (si parla della futura pace e prosperità di Gerusalemme)

 Isaia 11:8,9aIl lattante giocherà sul nido della vipera, e il bambino divezzato stenderà la mano nella buca del serpente. Non si farà né male né danno …” (si parla del regno messianico)

Il gioco nel tempo della Bibbia

Da sempre i bambini hanno giocato, anche se non esistevano i giochi che i bambini di oggi hanno a disposizione. Giocavano a nascondino, si arrampicavano sugli alberi, creavano delle capanne, facevano salti e si rincorrevano. I bambini ebrei, come tutti, nelle loro recite imitavano gli adulti rappresentando un matrimonio dove danzavano insieme al battito delle mani, al suono della musica e al canto. Ridevano e scherzavano. Così avranno imitato un funerale e il lamento delle persone. Le leggi sacre di Mosè proibivano di fare qualunque “immagine scolpita”. Le bambole dunque non erano che pupazzi di stracci senza lineamenti. Altre invece, fatta di terracotta, avevano braccia e gambe e perfino le giunture tanto che si potevano maneggiare con delle cordicelle come i burattini. C’era argilla in abbondanza per modellare animali di ogni genere o fare delle collane. Si giocava con le trottole e dadi, oppure i ragazzi ricavavano fischietti dalle canne o si divertivano a creare altri strumenti musicali come tamburi o sonagli. Di certo non si annoiavano.

 

Quello che dobbiamo sapere sul gioco.

Il gioco è un’attività fondamentale e indispensabile per lo sviluppo del bambino.

Da quando è lattante fino all’adolescenza, il bambino si sviluppa anche attraverso il gioco. Durante questo lasso di tempo il gioco è sempre lì, onnipresente. I primi giochi del bebè non sono altro che giochi di crescita. Per esempio, fra i quattro e i sei mesi interviene la funzione dell’apprendimento. In quel momento tutti i giochi del bambino sono orientati ad educarlo e a soddisfarlo: si prende il piede, lo scuote, lo manipola come fosse un giocatolo. Afferra la mano del papà, la lascia, la riprende, prende la pallina colorata tesa davanti a lui, fa tanti esercizi. Tutti questi giochi hanno proprio lo scopo di aiutarlo ad esplorare questo potere nuovissimo di toccare e afferrare, il che lo condurrà a fare conquiste ancora più importanti. Guardate un bambino mentre sovrappone dei cubi o cerca di inserire degli elementi l’uno nell’altro; ha un’espressione seria, è concentrato, tutto teso verso il suo obiettivo. La voglia di riuscire, l’estrema attenzione che ci mette, fa del gioco una faccenda seria e affascinante.

 

Il gioco è sempre un’occasione per insegnare al bambino delle buone abitudini:

  • Insegna a vivere in gruppo.
  • Favorisce lo sviluppo della fantasia, della creatività, dell’espressione e della comunicazione.
  • Induce al rispetto delle regole.

 

Le buone abitudini:

Prima di tutto, è importante che il bambino impari la disciplina, dopo ogni gioco deve riordinare.

Il gioco non va mai proibito solo perché si ha paura di trasformare la propria abitazione in un campo di battaglia, i bambini devono poter dare libero sfogo attraverso il gioco, purché abbiano i mezzi e gli spazi giusti per poter rimettere tutto al loro posto.

È importante inoltre che ogni gioco sia adatto alla situazione, non è possibile ad esempio giocare in casa come si farebbe in giardino.

 

Alcuni consigli pratici e fondamentali per i giochi di gruppo con i bambini.

  • Preparare in precedenza il programma dettagliato dei giochi, in relazione al numero dei partecipanti e al luogo dove si effettueranno. Evitare l’improvvisazione.
  • Rileggere le regole che devono essere semplici e nette, abituando i ragazzi a non discutere durante il gioco.
  • Non dilungarsi nella presentazione con noiose spiegazioni. Poche parole e subito il gioco.
  • Preparare con cura i materiali occorrenti, tra un gioco e l’altro non ci deve essere un intervallo che rovinerebbe l’attenzione e il clima.
  • Fare molti giochi e brevi, evitando di ripeterli troppe volte anche se richiesto dai bambini, si rischierebbe di far diventare il gioco noioso.
  • Saper scegliere il gioco al momento giusto e che sia adatto per l’età dei bambini.
  • Se siamo convinti che il gioco debba educare, non accettiamo volgarità, né la slealtà.